Il lancio di Mauve per lo studio di stelle esotiche e binarie
Ufficio Comunicazione - Alessio Coppola | 28 novembre 2025
Il 28 novembre 2025 alle 19:44 ora italiana il nanosatellite Mauve dell’azienda britannica Blue Skies Space è stato lanciato dalla base di Vandenberg negli Stati Uniti, a bordo del razzo Falcon 9 di SpaceX, all’interno della missione Transporter-15.
Mauve è un nanosatellite dotato di un telescopio da 13 cm che osserverà le stelle della nostra galassia nelle bande dell’ultravioletto e della luce visibile (tra 200 e 700 nanometri), misurando i fenomeni energetici e transitori delle stelle per lunghi periodi di tempo. Si concentrerà in particolare sull’attività magnetica delle stelle e sugli effetti dei potenti brillamenti stellari (flare) che possono influenzare l’atmosfera dei pianeti nelle vicinanze e, di conseguenza, anche la loro possibile abitabilità. Mauve è il primo satellite privato europeo con finalità puramente scientifiche, realizzato dalla Blue Skies Space in collaborazione con l’ungherese C3S LLC e l’olandese ISISPACE.

Il lancio di Mauve. Crediti: SpaceX
L’INAF, con un team coordinato dall'Osservatorio Astrofisico di Arcetri, è membro fondatore del programma spaziale Mauve dal 2024. Questo posizionamento strategico garantirà all’Italia l'accesso prioritario ai dati raccolti, con l'INAF che svolgerà un ruolo fondamentale nella definizione del programma scientifico e nella successiva analisi.
Elena Pancino, dirigente di ricerca di INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri, è a capo del progetto “StarDance: the non-canonical evolution of stars in clusters”, una delle cinque survey di Mauve, sovvenzionato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC). Le osservazioni del progetto si concentreranno su popolazioni stellari esotiche, come le stelle vagabonde blu (blue straggler), le subnane calde e le stelle ricche di litio. In particolare, il team di ricerca studierà la formazione e l’evoluzione di queste stelle esotiche, cercando di individuare l’eventuale presenza di altre stelle compagne calde e compatte. Sarà così possibile conoscere le proprietà della radiazione emessa da quelle stelle esotiche.
"Oltre alle ovvie motivazioni scientifiche, ero molto interessata all’idea di partecipare per la prima volta a una missione privata dedicata interamente alla ricerca scientifica”, afferma Elena Pancino di INAF Arcetri, “per sperimentare nuovi modi di organizzare il lavoro. Le survey sono state preparate dai team in collaborazione molto trasparente con Blue Skies Space. Anche i collaboratori più giovani, come Sharmila Rani del mio gruppo, sono entrati fin da subito nel team scientifico e nei processi decisionali. Ora speriamo di poter analizzare presto i dati”.

Il nanosatellite Mauve. Crediti: C3S LLC/Blue Skies Space
Per approfondire:
- Mauve - Blue Skies Space https://bssl.space/mauve/
- A caccia di stelle esotiche e binarie con Mauve – MEDIA INAF https://www.media.inaf.it/2025/11/29/lancio-mauve/

