ERIS fa luce sull'esopianeta AF Lep b

Installato e operativo dal 2022 al telescopio Very Large Telescope dell’ESO al Paranal, in Cile, ERIS (Enhanced Resolution Imager and Spectrograph) è uno fra gli strumenti più avanzati per caratterizzare le proprietà orbitali e atmosferiche di pianeti super-gioviani. La combinazione di immagini ad alto contrasto e spettroscopia garantite dallo strumento grazie al suo spettrografo a campo integrale Spiffier e al modulo di ottica adattiva – quest’ultimo completamente a firma italiana, progettato e realizzato da un team guidato da Simone Esposito e Armando Riccardi dell'INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri – consente infatti di separare la luce proveniente dal pianeta da quella della sua stella ospite, distinguendo le firme spettrali caratteristiche di entrambi i corpi. 


eris3cropLo strumento ERIS al VLT. Crediti: Ric Davies/Eso

Lo studio “High-contrast spectroscopy with the new VLT/ERIS instrument: Molecular maps and radial velocity of the gas giant AF Lep b” guidato dall’EHT di Zurigo pubblicato su Astronomy & Astrophysics, ha dimostrato le potenzialità scientifiche dello strumento e testato i suoi limiti di rilevamento, caratterizzando nel dettaglio l’atmosfera e l’orbita di AF Lep b, un gigante gassoso che orbita attorno a una stella di tipo F a 87,5 anni luce dal Sistema solare.

«Questo studio, guidato dall’EHT di Zurigo, oltre al risultato scientifico in sé, che ha migliorato la conoscenza degli elementi orbitali e della composizione dell’atmosfera del pianeta super-gioviano AF Lep b, ha dimostrato la capacità di ERIS/Spiffier di produrre ricerca di punta in applicazioni spettroscopiche di alto contrasto ed elevata risoluzione spaziale al livello dei migliori strumenti in dotazione all’astronomia osservativa attuale», dice Armando Riccardi dell’INAF di Arcetri, responsabile tecnico del modulo di ottiche adattive di ERIS. «La qualità del sistema di ottica adattiva, sviluppata per ERIS dall’INAF di Arcetri, ha avuto un ruolo cruciale nel raggiungimento di questo risultato, permettendo di separare la luce del pianeta da quella della stella intorno a cui orbita attraverso la correzione in tempo reale dei disturbi introdotti dalla turbolenza della nostra atmosfera che degradano, se non corretti con elevata qualità, la risoluzione spaziale dell’oggetto osservato. Lo studio ha anche dimostrato che Eris ha la potenzialità di spingersi oltre a questo risultato ed eseguire osservazioni di pianeti con distanze angolari ancora più ridotte dalla sua stella aprendo a nuove ricerche e nuovi risultati».

 

Per approfondire:
Il paper su Astronomy & Astrophysics: https://www.aanda.org/articles/aa/full_html/2025/06/aa53297-24/aa53297-24.html
La news su Media INAF: https://www.media.inaf.it/2025/06/05/eris-af-leporis-b/