Campi a radiofrequenza e salute
5: Telefonini
Questa sezione riguarda in particolare i telefonini stessi. I telefonini
irradiano potenza a pochissima distanza dal corpo umano, e quindi presentano
particolarita' e modi di esposizione completamente diversi da tutti gli
altri tipi di esposizione a onde elettromagnetiche.
5.1: Che differenze ci sono tra i campi di una stazione
base e quelli di un telefonino?
Un telefonino irradia lo stesso tipo di segnale di una stazione base, con
alcune importanti differenze:
-
Il telefonino occupa un solo canale di frequenza e di tempo. L'emissione
media del telefonino e' quindi minore, e ha un andamento ad impulsi
-
Il telefonino irradia in tutte le direzioni, non in un fascio ristretto
(altrimenti occorrerebbe "puntare" l'antenna verso la stazione base)
-
Il telefonino e' estremamente vicino al corpo dell'utilizzatore.
La differenza piu' importante e' quest'ultima. Avendo l'antenna a pochi
centimetri dal corpo, una frazione considerevole dell'energia irraggiata
dall'antenna puo' venir assorbita da una ristretta parte del corpo. Alla
distanza di qualche centimetro, sono possibili fenomeni di accoppiamento
diretto tra l'antenna e i tessuti, e risulta molto difficile un
calcolo accurato dell'esposizione. Alcuni esperimenti hanno mostrato
come si possa arrivare a livelli di esposizione (SAR) di oltre 2 W/Kg,
soprattutto con i vecchi telefoni analogici DECT.
5.2: Cosa si sa sugli effetti dei telefonini?
5.3: Sono stati fatti studi epidemiologici?
5.4: Che aumento di temperatura puo' causare un telefonino
al cervello?
Ho sentito i valori piu' disparati, anche di 1 grado dopo pochi minuti
(implausibile con esposizioni di 2 W/kg su un tessuto ben vascolarizzato).
Una esposizione di 2 W/kg provoca su un tessuto isolato
termicamente un riscaldamento di 1 gradi in circa 40 minuti.
Siccome il cervello e' ben irrorato, e il calore viene smaltito in
tempi dell'ordine di qualche minuto, difficilmente si hanno
riscaldamenti superiori a pochi decimi di grado, anche per esposizioni
molto lunghe. Puo' comunque aver senso la precauzione di alternare
l'orecchio con cui si telefona ogni 3-5 minuti.
Il cervello e' molto sensibile alla temperatura, basti considerare le
alterazioni che si hanno in caso di febbre, con innalzamenti di
temperatura di 2-3 gradi. Anche queste alterazioni comunque scompaiono
con il ritorno della temperatura a valori normali.
Variazioni di 1-2 decimi di grado sono pero' perfettamente fisiologici, e
possono essere dovuti ad es. a una esposizione do pochi minuti al
sole, all'uso di un berretto di lana, a una modesta attivita' fisica,
o semplicemente alle variazioni giornaliere di temperatura.
5.5: I telefonini causano problemi di attenzione, fatica,
mal di testa?
E' stata definita una "sindrome da affaticamento da radiofrequenza", che
includerebbe mal di testa, disfunzioni oculari, confusione e disturbi del
sonno. L'esistenza stessa di questa "sindrome" e' controversa, anche se
e' stata riconosciuta in alcuni processi (Corte di Appello di New York,
1982). Il rapporto del gruppo di lavoro del NIEHS (1998) ha passato in
rassegna gli studi esistenti, trovando che questi non forniscono una evidenza
adeguata per questi effetti. Gli studi a doppio cieco condotti finora non
mostrano nessun effetto.
Recentemente e' stato condotto uno studio a doppio cieco relativo alla
capacita' di concentrazione in presenza di onde radio che simulano le emissioni
di telefonini, che non ha messo in evidenza differenze significative. Un
altro studio ha mostrato un leggero aumento della pressione arteriosa,
di scarso o nullo significato per la salute, nel gruppo esposto.
5.6: Servono a qualcosa gli accessori che "assorbono
i campi"?
Esistono in commercio moltissimi dispositivi ed accessori con nomi suggestivi,
come Eatwave, che dichiarano di ridurre le emissioni dei telefonini a livelli
di sicurezza. I principi secondo cui questi dispositivi dichiarano di funzionare
sono vari, ma in comune hanno il fatto di non poter mantenere quello che
promettono. Alcuni di questi oggetti sono stati gia' condannati dal garante
per la pubblicita', e le considerazioni ricavabili dalle sentenze di condanna
sono molto generali.
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Un telefonino funziona irraggiando onde elettromagnetiche. Se si riduce
questa emissione, ad es. assorbendone una parte, il telefono smette di
funzionare, in quanto non puo' piu' comunicare con la stazione base.
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I telefoni GSM hanno un controllo della potenza del trasmettitore, in modo
da utilizzare sempre solo la minima potenza necessaria a raggiungere la
stazione base. Se si assorbisse una parte di potenza, il trasmettitore
"aumenta il volume", con l'unico risultato di consumare maggiormente le
batterie.
-
Per schermare efficacemente il trasmettitore, occorre applicare dispositivi
assorbenti all'antenna. I dispositivi commerciali assorbionde vanno posti
sul corpo del telefonino, dove l'emissione e' molto ridotta.
Ho esaminato alcuni dei principali dispositivi commerciali, e la maggior
parte e' costituita da un piccolo nucleo di ferrite (un materiale che assorbe
le microonde, se in quantita' sufficiente), immerse in un oggetto decorativo
(coccinella, ecc.) di plastica. Il costo e' sproporzionato al valore dei
materiali (circa cento lire), garantendo lauti guadagni al produttore.
Altri assorbionde piu' fantasiosi hanno la forma di una moneta, da tenere
in tasca durante l'uso del telefonino. La placcatura metallica di quest'ultima
garantisce che, qualsiasi sia il materiale di cui e' composta, non possa
assorbire nessuna onda elettromagnetica. Il fatto poi di tenere in tasca
(a considerevole distanza dal telefonino) un assorbitore possa avere un
qualche effetto e'completamente assurdo. Altri assorbitori (Norad) sono
basati su proprieta' diamagnetiche di sali di terre rare (come il Lantanio).
Purtroppo per il consumatore, queste proprieta' semplicemente non esistono.
Moneta e Norad sono reclamizzati come in grado di proteggere anche dai
campi a bassa frequenza, generati da elettrodotti ed elettrodomestici.
Semplici misure hanno mostrato che non hanno NESSUNA influenza su questi
campi.
Tutti questi accessori sono reclamizzati con depliant che hanno una
struttura simile. Dopo un'introduzione in cui si illustrano in modo piu'
o meno confuso, ma in genere sostanzialmente corretto, le caratteristiche
dei campi dei telefonini, vengono mostrate termografie di un volto o del
corpo di una persona rispettivamente a riposo, durante l'uso di un telefonino,
e utilizzando l'assorbionde. Alcune di queste misure sono palesemente false,
in quanto ad es. la termografia durante l'uso del telefonino non ha le
caratteristiche che ci si aspetterebbe da una esposizione localizzata di
onde radio.
In alternativa, vengono presentate misure quantitative di esposizione,
che mostrano come l'uso dell'assorbitore almeno dimezzi la quantita' di
onde emesse dal telefonino. Questo e' stato verificato in laboratorio,
e la variazione di potenza emessa non e' semplicemente rilevabile. Del
resto sarebbe molto strano che un oggetto di ferrite di pochi millimetri
potesse avere effetti simili.
Spesso questi dispositivi vantano una omologazione di qualche ministero
(comunicazioni, sanita'). In realta' queste omologazioni garantiscono solo
che gli accessori sono innocui, o che non influenzano il funzionamento
del telefonino (motivo in piu' per dubitare di una loro efficacia).
Comunque e' una fortuna che questi oggetti non abbiano effetti. Modificare
il campo di un'antenna richiede conoscenze specifiche e va fatto durante
la progettazione dell'antenna stessa. Un oggetto che assorbe il campo per
una antenna puo', con un'antenna diversa, dirigerlo maggiormente verso
la testa. In presenza poi di un sistema di controllo della potenza, se
si assorbe parte della radiofrequenza emessa, il trasmettitore aumenta
la potenza irraggiata, e quindi potenzialmente anche quella diretta alla
testa.
In conclusione, tutti questi oggetti non sono che pure e semplici truffe,
che fan leva sulle preoccupazioni associate ai telefonini, e forniscono
false sicurezze o addirittura peggiorano l'esposizione ai campi.
5.7: Esistono sistemi per ridurre i campi emessi da
un telefonino?
Esistono diversi sistemi per ridurre l'esposizione ai campi emessi dal
telefonino. Alcuni di questi sono elementari regole di prudenza, che vengono
di solito incluse nei manuali di istruzione.
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Estrarre sempre l'antenna nei modelli dotati di antenna estraibile, e dirigerla
lontano dalla testa
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Non toccare l'antenna con testa, mani, o altra parte del corpo (contatti
occasionali o sfioramenti di pochi secondi sono innocui).
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Non telefonare dall'interno di un'auto, soprattutto non durante la guida
(la perdita di attenzione, anche con dispositivi viva voce, e' il maggiore
danno accertato dei telefonini).
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Se si puo' scegliere, telefonare sempre da punti in cui il campo e' migliore.
Siccome il trasmettitore adegua la potenza, con campo migliore la potenza
effettiva utilizzata sara' minore.
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Limitare la durata delle telefonate. In caso di telefonate lunghe, alternare
l'orecchio adoperato ogni due-tre minuti.
L'esposizione varia molto da modello a modello. In genere i modelli con
antenna estraibile presentano esposizioni minori, perche' l'antenna risulta
in genere piu' distante dalla testa, o sopra di essa. Alcuni modelli hanno
l'antenna montata inclinata verso l'esterno, per lo stesso motivo. Esistono
antenne di tipo diverso, che presentano una emissione in direzione opposta
alla testa. Questi telefoni sono reclamizzati come "a basso SAR".
E' poi possibile utilizzare un auricolare. Occorre comunque tenere l'apparecchio
lontano dal corpo (10-20 cm sono sufficienti), soprattutto NON in
tasca (si sposterebbe solo la zona del corpo esposta, ma non abbiamo motivi
per ritenere una zona preferibile ad un'altra). Occorre soprattutto tenere
l'apparecchio lontano dagli occhi e dai testicoli.
5.8: Che altri rischi puo' presentare l'uso di telefonini?
L'unico effetto certo dell'uso dei telefonini, emerso dagli studi statistici
effettuati, e' un calo della concentrazione dovuto all'uso del telefono
durante la guida. L'uso di apparecchi viva voce non migliora la situazione.
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