Per esigenze di uniformità e semplicità di gestione, tutte le misure spettroscopiche finora eseguite utilizzando la strumentazione sviluppata presso il Gruppo di Radioastronomia di Arcetri sono state raccolte in un archivio, che attualmente risiede sul nodo thor della rete di calcolo dell'Osservatorio. Per mezzo di opportuni programmi le osservazioni spettroscopiche possono essere individuate, estratte e calibrate in modo semiautomatico.
L'attuale struttura dell'archivio è stata pensata e sviluppata assumendo che le misure provenissero da un solo telescopio, l'antenna VLBI dell'Istituto di Radioastronomia a Medicina. In particolare, ogni singola osservazione (scan) viene identificata da un numero progressivo, e la corrispondente curva di guadagno, utilizzata per la calibrazione degli spettri, è identificata dalla data di osservazione e dalla frequenza di riposo della riga osservata.
Anche se occasionalmente è stato utilizzato il radiotelescopio di Noto, le misure sono state inserite nella stessa struttura, sfruttando il fatto che, nel frattempo, il radiotelescopio di Medicina non era operativo, e quindi poteva essere usata la stessa numerazione.
Nella struttura dell'archivio sono stati introdotti alcuni elementi che rimandano al telescopio di provenienza degli scan, ma essi non sono sufficienti a identificare e calibrare gli scans archiviati.
Poichè dal maggio 2000 si sono effettuate sistematicamente misure spettroscopiche a Noto e si prevede un uso simile per il telescopio SRT, è sorta la necessità di riconsiderare la struttura dell'archivio e le relative procedure di gestione, in modo da tener conto della provenienza da telescopi diversi. In particolare si deve individuare un nuovo meccanismo di identificazione delle misure e delle curve di guadagno associate.
Nel seguito i nomi dei files sono indicati in carattere teletype e i nomi dei programmi o comandi di sistema in grassetto.