Simone
Bianchi
Atti della Fondazione Giorgio
Ronchi, anno LXXIV, 2019, N.1, pp. 61-89
Questo articolo ripercorre un
secolo di segnale orario a Firenze partendo dagli anni ’50 del XIX
secolo, quando si iniziò a trasmettere agli uffici telegrafici
delle stazioni ferroviarie del Granducato di Toscana l’ora di
tempo solare vero battuta dall’orologio della Torre di Palazzo
Vecchio. L’avvento dell’Unità d’Italia vide il passaggio all’uso
del tempo solare medio e l’inizio della segnalazione del
mezzogiorno con una bandiera ammainata sul Torrino della Specola
astronomica di Firenze. Negli anni di Firenze Capitale l’ora
distribuita dalla Specola servì a regolare i servizi di
comunicazione e trasporto nel Regno d’Italia, dopodiché la
segnalazione continuò per il solo servizio cittadino. A fine ’800
si passò dalla segnalazione visiva con la bandiera a quella
sonora tramite lo sparo del cannone “votapentole” dal Forte di
Belvedere. Il ’900 vide un ruolo sempre più importante degli
astronomi dell’Osservatorio di Arcetri nella segnalazione che,
salvo una breve interruzione nel secondo periodo bellico,
continuò fino ai primi anni ’50 del XX secolo.
I review a century of time signal in Florence, starting from the 1850s when true solar time from the clock on the tower of Palazzo Vecchio was transmitted telegraphically to the railway stations of the Grand Duchy of Tuscany. At the onset of Italian Unification, midday was signaled to the city by means of a flag lowered on the Torrino, the tower of the old Astronomical Observatory of Florence. In the short period when Florence was the Italian Capital (1865-1871), the time signal from the Torrino served to regulate communication and transport services in the nation; after that, it continued as a city service only. At the end of the 19th century, the flag was substituted by the firing of the votapentole cannon from the Belvedere Fortress. From the Great War, the service began to be regulated by the astronomers of the newer Arcetri Observatory. Except for a brief interruption during the Second World War, the time signal continued until the early 1950s.