Stavolta cerano: Alessandro Armiento, Bagni Teresa, Betti Matteo, Biggio Barbara, Borselli Andrea, Cavazzuti Isabella, Ceriani Davide, Corsi Nicola, Corsini Raffaella, Di Bene Leandro, Di Prato Carmen, Dugini Massimo, Dugini Riccardo, Faberi Andrea, Falteri Alessandro, Fioravanti Matteo, Guidotti Elisabetta, Masi Leonardo, Mercuri Barbara, Milli Alessio, Nardi Valentina, Petrarchi Luca, Pichi Alessandra, Rigoni Simona, Subri Arianna, Subri Riccardo. Diario del viaggio a Knin del 20-28/07/1997 Questo era il quarantatreesimo viaggio nell'ex-Jugoslavia, ventesimo a Knin (Krajna croata). E stata una settimana di organizzazione in vista dellarrivo dei 20 volontari, previsto per il 2 agosto per continuare la nostra presenza allospizio dell'ospedale, fra i vecchi della campagna, con gli amici profughi, e a fare animazione con tutti i bambini di Knin. Il mio compito era quello di ottenere tutti i permessi possibili e portare li' il materiale per l'animazione (materiale didattico, carta, colori, palloni, ecc.), medicinali per l'ospedale, qualche Pacco Famiglia di viveri per i nostri profughi rimasti ancora vicino a Spalato (Krilo) e il denaro che stato raccolto a favore di 4 ragazzi profughi per permettergli di studiare. Abbiamo caricato il furgone al massimo (anche il sedile del passeggero, visto che ero sola) e sono partita per Ancona domenica mattina. A causa di un disguido fra compagnie navali, eravamo in pochissimi sul traghetto quella sera e la dogana sembrava un sogno (ma ... sognato da anni!). Cera solo un unico altro mezzo a fare i controlli e cosi' la mattina dopo e sono uscita con tutti i documenti in regola dopo solo mezz'ora (cioe' alle 8 di mattina!). La nostra amica e interprete, Fadila, mi ha raggiunto poco dopo e abbiamo cominciato i nostri giri. La mattina abbiamo distribuito i Pacchi Famiglia alle 6 famiglie di profughi vicino a Spalato e, dopo un pranzo bosniaco presso una di queste, siamo partiti per Knin. Gli Abramovic (ormai il nostro focolare in citta') ci stavano aspettando con la solita gioiosa ospitalita'. Abbiamo subito preso contatti con l'Associazione Papa Giovanni XXIII (Alberto e 9 volontari che hanno un progetto di animazione con i bambini) con la quale collaboriamo quando possibile. Anche loro erano contenti di vederci e siamo subito partiti per cercare i responsabili della Croce Rossa, del Comune, ecc. Tutto rimandato al giorno dopo a causa degli uffici chiusi. Comunque il giorno seguente stato molto produttivo. La Croce Rossa Danese ci ha (ri)dato libero accesso ai loro magazzini e ho potuto lasciare il materiale destinato al campo di lavoro in custodia presso i nostri amici magazzinieri, Nikola e Alfonse. All'ospedale ho lasciato i medicinali e del materiale per il III piano (l'ospizio) e ho preso accordi (e documenti per la dogana) con la direttrice per il gastroscopio di cui hanno urgente bisogno, che verra' comprato dal Comune di Bagno a Ripoli. Il nuovo Assessore per la Cultura del Comune di Knin e il suo assistente sono stati molto disponibili; infatti, il giorno dopo, l'assistente ci ha accompagnato addirittura a Sibenik, sulla costa a piu' di un'ora di macchina, nel tentativo di ottenere i permessi che e' stato impossibile avere dallI'talia (via fax, telefono, ecc.). Purtroppo non ci siamo riusciti, anche perche' dalle elezioni di primavera ancora non e' stato nominato un responsabile del settore per la Regione. Comunque, per la prossima volta, abbiamo imparato la (ipotetica) strada. Il pomeriggio sono andata, con Alberto e due suoi volontari, all'UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), che ci fornira' merendine e bevande per i bambini durante il campo estivo. Abbiamo partecipato al loro briefing durante il quale siamo stati informati sulla situazione attuale della zona (sempre drammatica, purtroppo) e ci siamo accordati sulle modalita' da seguire per le merende. Piu' tardi, Fadila ed io siamo andati a Spalato e la sera lei e il suo ragazzo mi hanno portato a vedere l'opera Nabucco nella splendida piazza Diocleziana in centro. Abbiamo dormito all'ufficio ICS e la mattina seguente e' stata dedicata alla stesura di ennesime lettere e relative traduzioni da presentare ai vari uffici. Nel pomeriggio sono passata dal campo profughi musulmano al cementificio di Solin per salutarli e lasciare il solito carico mensile di viveri e, dopodiche', sono tornata su a Knin per finire il ciclo di incontri programmato: ECMM (osservatori della Comunita' europea) che ci dara' una stanza per cucina La sera eravamo di nuovo a Podaca e la mattina dopo abbiamo fatto il giro completo di visite ai nostri vecchi assistiti. La costa piena di turisti (pochissimi italiani, purtroppo, nonostante i nostri sforzi) e l'economia in forte crescita. Nessuno si lamentato e tutti hanno ribadito la loro gratitudine a tutti gli Italiani che gli hanno mandato Pacchi Famiglia per due anni e mezzo durante la guerra! Rinnovo l'invito ad andare in vacanza in questi luoghi cosi' belli e ospitali! Dopo un ennesimo arrivederci (e una bella nuotata nel mare trasparente), siamo partiti per tornare a Spalato per prendere la nave che ci avrebbe riportato in Italia. Il viaggio di ritorno andato bene e lunedi' pomeriggio eravamo di nuovo a casa a prepararci per la riunione con il gruppone che sarebbe partito il venerdi' seguente per iniziare il campo di lavoro estivo a Knin. Nancy Bailey Ferroni --------------------------------------------------------------------------- Campo Estivo '97