RESOCONTO E APPUNTI SUL CAMPO DI LAVORO A KNIN

da venerdí 3 a mercoledí 15 aprile 1998

- 27° VIAGGIO A KNIN -

BAGNO A RIPOLI: 47° viaggio in ex-Jugoslavia

ASSIEME: 35° viaggio in ex-Jugoslavia


I partecipanti, arrivati in tre "mandate", sono 31, e precisamente: Alessandra Gentilini, Alessandra Pichi, Alessandro Dalidi, Alessio Milli, Arianna Subri, Barbara Mercuri, Carmen Di Prato, Claudio Spanó, Elena Pacini, Fabio Gelli, Gianna Galgani, Ilaria Masini, Irene Nardi, Leandro Di Bene, Luca Petrarchi, Luca Silei, Massimo Dugini, Massimo Zecchi, Michele Franco, Monica Picchi, Nancy Bailey, Nicola Corsi, Piero Grandi, Raffaella Corsini, Riccardo Dugini, Sara Mannozzi, Saul Viñas, Sergio Santoni, Silvia Diaz, Silvia Morara, Vilmo Checcaglini.

Stavolta é in programma un'intera settimana di attivitá, in luogo dei soliti due giorni di presenza. Era in ponte anche un concerto, un gruppo doveva venire dall'Italia ed uno da Spalato, tutto era giá fissato da tempo, la disponibilitá a suonare gratis, l 'impianto... Ma, tre giorni prima della partenza, Nikola di Suncokret ci informa che le autoritá comunali non hanno dato il loro benestare all'iniziativa. Cosí ci prepariamo ad una settimana di animazione con i bambini.

Partiamo il venerdí da Calenzano con due furgoni: uno del Faberi, con otto persone a bordo, e uno di Assieme con due "strani" personaggi, Vilmo e Alessandro! Su «Renato» (il furgone di Assieme) abbiamo caricato tantissimo materiale didattico, comprato e ra ccolto dal gruppo di San Casciano, quindici scatoloni di maglie nuove provenienti da una ditta di Prato, 30 chili di Nutella che, come al solito, la Ferrero ci ha regalato, e 26 pacchi famiglia.

Il viaggio verso Ancona scorre tranquillo, diciamo fino all'ora dell'imbarco; infatti un circo intero deve entrare dentro la nave: tanti camion lunghissimi, guidatori non certo provetti e le sacrosante lamentele di scimmie, tigri, ippopotami e giraffe fann o sí che non si parta prima delle 23.00.

Le lamentele diventano nostre al mattino, peró: l'aria pesa di gas di scarico si arricchisce stavolta di acre odore di savana (o di stalla, se si preferisce!!) ma i mali non sono questi, dato che stavolta bisogna passare i controlli della Finanza. All'agen zia di spedizioni manca la signora che si era occupata dei nostri documenti nei giorni precedenti all'arrivo ed inoltre ella non ha spiegato niente ai colleghi d'ufficio. Io e Vilmo aspettiamo per un 'ora nell'ufficio della Trast, in mezzo ad un vorticoso viavai di gente e di fronte al capo ufficio che bestemmia sui nostri fogli; quando finalmente arriva Fadila ci spiega la questione: tutti gli alimenti devono passare un controllo fito-sanitario. Poco male, la faccenda si risolve col regalo di qualche nutel lina all'addetta ai controlli...

Decidiamo di dividerci, dato che in mattinata bisogna passare all'UNHCR di Knin a prendere le motoseghe e non sappiamo quanto tempo c'é ancora da aspettare in dogana. Quando arriviamo a Knin ci precipitiamo da Ignazio, che non c'é, e nessuno all'UNHCR sa n iente delle motoseghe: ci arrabbiamo un po' dato che le avevamo chieste in prestito giá da una settimana. Andiamo poi dagli Abramovic a sistemarci ed aspettare «Renato» che arriva poco dopo, peró "piombato", ovverosia chiuso con i sigilli della finanza. Do vremmo aspettare lunedí, andare a Sibenik alla dogana di zona e farcelo aprire: impossibile, il furgone deve ripartire domenica sera. Dopo numerose telefonate troviamo un doganiere di Knin che é disposto a togliere i sigilli: ció non ci risparmierá la tras ferta a Sibenik ma almeno ci permette di continuare il lavoro secondo i nostri piani.

Nel primo pomeriggio abbiamo un incontro con Biserka della Croce Rossa Croata di Knin e col gruppo di ragazzi che, lo scorso gennaio, ci aiutarono a ripulire il futuro centro giovani dalle macerie: é nostra intenzione fare attivitá di animazione con i bamb ini, cosí dobbiamo decidere insieme il programma della settimana. Incontriamo inoltre il responsabile nazionale di Suncokret che si trova a Knin con due tecnici e ci assicura che, subito dopo Pasqua, inizieranno i lavori sulla struttura del Centro Giovani (tetto, infissi, impianto idraulico ed elettrico, sistemazione del primo piano). Sono previsti 35 giorni di lavori (il materiale per la ricostruzione, acquistato dall'UNHCR, si trova giá in tre magazzini di Spalato).

Dopodichè ci dirigiamo a Biskupija per iniziare la distribuzione dei maglioni: il clima é sempre uguale; i sorridenti vecchietti abitanti della valle ci vengono incontro a braccia aperte; stavolta abbiamo solo dei maglioni, a dire il vero, un po' troppo da cittá per le loro esigenze, ma quello che conta di piú, forse, é il rivedersi, il salutarsi dopo qualche mese di assenza.

Per il dopo cena abbiamo fissato con i ragazzi del gruppo di Biserka per andare alle cascate della Krka, poco fuori cittá, a fare un picnic: il ritrovo é per le nove alla stanza vicino, alla Croce Rossa, che usiamo per l'animazione. Portiamo con noi cibo, birra e musica ma, viste le cattive condizioni meteorologiche e le preoccupazioni di alcuni genitori, improvvisiamo una "scampagnata" al chiuso. Nel bel mezzo delle danze fioccano anche le proteste degli inquilini dei palazzi vicini che certo non sono abit uati a sentir musica fino a tardi (cioé le 23.00!...). Comunque torniamo a casa soddisfatti, i ragazzi hanno gradito la piccola festa e fra noi si é creato un bel clima.

La mattina seguente ci rechiamo all'ospedale per consegnare maglioni, disinfettante, pannoloni e sigarette ai "degenti" del terzo piano: la situazione ci pare normale, sembra che tutto sia abbastanza pulito e gli odori non sono molto forti. Poi ritorniamo a Biskupija a fare distribuzione dove non eravamo stati il giorno precedente.

Alle 15.00 siamo alla stanza dove facciamo animazione: ci sono giá tanti bambini che ci aspettano, anche se é il primo giorno di attivitá. Ci rendiamo subito conto che la stanza é troppo piccola per poter stare tutti dentro: fortuna che non piove e che mol ti bambini preferiscono giocare al pallone piuttosto che disegnare. Per conoscersi meglio proponiamo che ognuno si faccia un cartellino, da appendere al collo, con scritto il proprio nome: iniziativa che riscuote un gran successo... Ci sono anche i ragazzi di Biserka che si danno da fare con i piccoli e che ci fanno da interprete (in inglese!): si parte di gran carriera con le attivitá, salvo accorgersi, verso le cinque, che arrivare alle sette é dura!... Intanto per cinque di noi é giá tempo di ripartire p er l'Italia.

Il gruppo di San Casciano ha fatto una raccolta di denaro per acquistare del materiale da portare a Knin: hanno deciso di comprare materiale didattico per consegnarlo ai bambini nelle scuole; dato che i soldi raccolti sono tanti anche il quantitativo é ing ente, a tal punto che, per facilitare le operazioni di distribuzione, stabiliamo di dividerlo in pacchetti regalo. Perció ci troviamo dopo cena alla stanza e, grazie all'aiuto dei ragazzi, riusciamo a confezionare, con un ritmo da catena di montaggio, oltr e settecento pacchetti con quaderni, penne, matite, pennarelli e quant'altro. Il resto lo finiremo la sera dopo.

Il lunedí seguente, sotto una pioggia torrenziale, andiamo a Sibenik per sbrigare la questione con la dogana: si risolve tutto in poche ore e nell'attesa dei documenti ci rimane tempo per fare un giro per la bella cittadina. Per le tre siamo di ritorno a K nin e, al nostro arrivo alla stanza, scopriamo che il numero dei bambini é, a dir poco, raddoppiato. Oggi sono in programma lavori di manipolazione con il das e il pongo, con cui intendiamo realizzare oggetti che riguardino la Pasqua: i bambini dimostrano di gradire, anche se poi la stanza viene invasa da fregi rosso terracotta.

La mattina seguente dobbiamo andare alla Polizia per ottenere il permesso di soggiorno: ci fanno aspettare per oltre un'ora e mezza in un corridoio solo per dover compilare due fogli con i nostri dati anagrafici... Scendiamo poi a Spalato per riaccompagnar e Fadila a casa e ci fermiamo a pranzo da lei: oggi, 7 aprile, é la principale festa musulmana e mangiamo cosí piatti tipici molto gustosi. Alle tre, di nuovo a Knin, arriva puntuale il consueto appuntamento con i bambini: questa volta il nostro "asso nell a manica" dovrebbe essere la pittura con le tempere e cosí apprestiamo i cartelloni da dipingere con le impronte delle mani, anche se presto siamo costretti ad accorgerci che l'idea non é molto apprezzata ed i bambini iniziano a reclamare un bagno dove pot ersi lavare le mani. Decidiamo cosí di dedicarci alle solite attivitá: la corda (specialitá di Claudio) e i birilli, il disegno e il pongo risultano sempre i giochi preferiti.

Mercoledí la sveglia suona all'alba: alle 7.45 abbiamo l'appuntamento con Biserka ed i ragazzi per fare la distribuzione nella scuola elementare ed all'asilo. Dobbiamo consegnare gli 864 pacchetti di materiale didattico preparati e le nutelle ad altrettant i bambini dalla prima alla quarta classe elementare, nonchè i golf a quelli dell'asilo. La distribuzione procede a ritmo serrato e mentre consegniamo i regali ai bambini, che si dimostrano felicissimi, ci rendiamo conto di quanto sia stato importante l'app orto del gruppo di San Casciano per la generositá dimostrata nell'acquisto del materiale. Da una classe riceviamo in dono un uovo decorato a forma di coniglio ed un biglietto di ringraziamento: é questo il segno migliore di riconoscimento ed affetto che, a l ritorno, consegneremo a Massimo e Luca di San Casciano.

Nel pomeriggio terminano la distribuzione degli ultimi maglioni e pacchi standard rimasti ed anche questa é una bella occasione per ritrovare tante famiglie amiche: Franjo e Ivana ci accolgono con calore, cosí come la Nina, Lovro e Mirta. Questa é una stor ia, fra le tante, che ci sta particolarmente a cuore: dopo il ritorno da Zagabria, ancora le cose sembrano non andare del tutto per il verso giusto per Nina ed i bambini e le poche parole che scambiamo con lei sinceramente ci preoccupano. Per questo decidi amo di segnalare il suo caso all'assistente sociale di Knin.

Per la sera abbiamo un appuntamento con i ragazzi per andare a vedere la fortezza, ma ancora una volta le condizioni meteorologiche ostacolano i nostri programmi: dobbiamo accontentarci di qualche gioco improvvisato all'interno della stanza, ma ben presto anche questa diventa un'occasione simpatica di scambio: i ragazzi dimostrano di apprezzare molto i giochi e soprattutto le penitenze e quando Vilmo parte con lo spogliarello é un delirio!

La sera ci riserva un incontro particolare: Nikola il magazziniere, nostra vecchia conoscenza, ci ha invitati per un dopo cena "alcolico" a casa sua e per noi é sempre un piacere scambiare opinioni con una persona cosí aperta e dalle idee molto chiare sull a situazione.

La mattina dopo, privi di appuntamenti e rifocillati da una ricca dormita, scegliamo di fare una piccola gita fuori porta a Kistanjie, un villaggio nelle immediate vicinanze che é stato totalmente distrutto durante la guerra: la situazione, almeno all'appa renza, non é cambiata poi molto dall'ultima volta che siamo venuti qui: si, ci sono alcune case abitate e qualche persona in giro, persino un banchino che vende la frutta sotto una pioggia battente, ma poi, in fondo, resta un clima di morte e distruzione.

Questo é l'ultimo giorno del nostro soggiorno a Knin e ci prepariamo a "cedere il testimone" ai nuovi arrivati: per l'ora di pranzo attendiamo 8 persone dall'Italia. Basta arrivare alle tre, ora dell'animazione, per lasciare Knin con la certezza che tutto proseguirá al meglio anche nei giorni a venire. Il clima che si instaura subito fra loro e i bambini é ottimo: Piero inizia a confezionare strani cappelli di carta ed il "gioco é fatto"!

Il tempo della partenza é vicino e con le ultime foto arriva anche un "prezioso" dono per noi: i ragazzi e Biserka ci regalano un altorilievo in gesso rappresentante la cittá di Knin in segno della loro amicizia e, forse per la prima volta, ci rendiamo con to che si é creato qualcosa di molto importante, un legame che era del tutto inaspettato ma che adesso rende ancora piú forte la nostra voglia di continuare a lavorare con loro, a Knin.


Nicola Corsi e Raffaella Corsini

La nostra permanenza continua...

Ed io accompagno alla nave Nicola, Raffaella, Ilaria e Claudio e auguro loro di non poter trattenere le lacrime perchè ci lasciano... Ne approfittiamo anche per accompagnare Benina (una nostra simpatica amica profuga) a Spalato a trovare sua madre appena u scita dall'ospedale e fare la spesa per il rinfresco preventivato per domenica (salatini e aranciata!). Torniamo a Knin "a palla" e alle 22.30 (e senza cena) sono di nuovo con i ragazzi (i nostri e quelli del luogo): é una tranquilla serata in cui i nuovi arrivati si presentano...

La mattina successiva (venerdí), io Nancy e Fadila ci rechiamo presto in Comune. Gli assistenti sociali ci accompagnano a conoscere una ragazza madre di 5 bambini piccoli. Gli portiamo un pacco di alimentari e vestiti per i bambini e stiamo a parlare un po ' con lei mentre i bimbi ci saltano in collo. Poi di corsa all'appuntamento con l'Assessore che ringraziamo per averci permesso di effettuare questo campo e "lavorare" con i bambini. Gli presentiamo anche le nostre idee per il prossimo campo estivo, compre so l'organizzazione di un concerto, e lo troviamo, come al solito, contento e disponibile. Ma sappiamo benissimo che, anche se da parte sua c'é entusiasmo, le decisioni finali vengono prese direttamente da Zagabria e tutta la documentazione che dovremo pre sentare sará vagliata in ben altri luoghi.

Il nostro pomeriggio con i bambini finisce oggi molto prima per la processione del Venerdí Santo. Con i ragazzi piú grandi andiamo finalmente al castello, sulla rocca sopra la cittá. Con una delle due chitarre che abbiamo portato (e che lasceremo loro in d otazione), Josip, bravissimo, ci intrattiene anche se ben poche cose riusciamo a cantare insieme. L'atmosfera é molto bella ed é impressionante la loro voglia di stare con noi. E ci ritroviamo anche dopo cena, in un campo fuori cittá, intorno al fuoco (con trollato continuamente dai "maestri fuochisti" Piero e Sergio) a suonare, cantare, parlare (benedetto inglese che so cosí poco...) fino a che grosse gocce di pioggia ci fanno abbandonare il terreno. Ma sono giá le 23.00...

Il sabato mattina andiamo a Biskupija a trovare Milka. Portiamo pennarelli e album da disegno a suo nipote Zeliko (vi ricordate quel ragazzo di 22 anni scappato dal manicomio?...) che ci fa vedere le sue creazioni: trattori, ruspe, locomotive disegnate nei minimi particolari. E ci fa vedere la cosa incredibile che ha costruito: partendo dalla carcassa di un trattore (senza motore) é riuscito a farlo funzionare a pedali, con lo sterzo funzionante e ben quattro ruote motrici. Ci dá un piccolo saggio di questo miracolo e gli promettiamo che torneremo con calma il giorno dopo per ammirare la sua esibizione.

Torniamo increduli dagli Abramovic dove intanto é arrivato il terzo gruppone (sono in tredici). Un boccone veloce e via tutti dai bambini. Presentiamo l'ambiente ai nuovi che rimangono impressionati dall'elenco, che abbiamo attaccato al muro, in cui sono s egnati i nomi dei bambini che vengono lí: siamo a quota 207! Ci dividiamo per le attivitá mentre alcuni fanno un salto all'ospedale a trovare i vecchietti. Ritornano sconvolti da ció che hanno visto: lo sporco indescrivibile (e pensare che solo cinque gio rni prima non era cosí...), il puzzo insostenibile e un vecchietto morto, disteso sopra un letto in una stanza... Com'é difficile da accettare tutto questo. E noi che pensavamo che le nostre visite servissero anche a far sí che gli inservienti, bene o male , fossero spinti a non far brutte figure... Perchè siamo cosí impotenti, perchè non possiamo contare di piú?...

Andiamo anche da Franjo che ha la moglie incinta e a cui portiamo una carrozzina e tutto il corredino per neonato (per la dogana tutto era stato nascosto nel furgone sotto la montagna di zaini degli ultimi arrivati).

Alle 18.00 siamo tutti insieme per la mega-lotteria con la quale distribuiremo a tutti i bambini l'ultimo materiale didattico. La giornata prepasquale ha fatto sí che oggi i bambini siano molto meno: solo 127. L'estrazione si svolge nella piú grande eufori a. Distribuiamo tutto a tutti e la gioia é incredibile.

Dopo cena i ragazzi di Knin ci invitano ad una festa che hanno organizzato in nostro onore. La serata si svolge in un'atmosfera di vera socializzazione. Penso che mai mi sarei aspettato questo tipo di risposta da parte di tutti: questa loro "voglia di amic izia" non é una sensazione che si prova tutti i giorni, almeno da noi. Quando usciamo verso le 23.30 ci troviamo circondati in grande stile dalla polizia: controllo di tutti i documenti, domande, perquisizione di alcuni ragazzi tra cui, ovviamente, io...

La mattina seguente sta piovendo e ci dirigiamo a Biskupija per l'appuntamento con Zeliko. Ci sta aspettando e con dei bidoni e delle lamiere ha fatto delle tettoie per farci riparare. Si aggiungono al nostro gruppone anche alcuni anziani vicini di casa. Z eliko é euforico mentre entra nella cabina (autocostruita in legno e ferro) del trattore. Inizia a pedalare e il trattore, piano piano, si muove, sale sopra enormi massi e supera le macerie di un muro crollato. Dopo una decina di metri riparte pedalando in retromarcia e fa il percorso inverso. Tutti rimaniamo estasiati e all'applauso generale Zelico esprime la sua felicitá facendo il verso di un trattore vero. Sei grandissimo, Zelico! La prossima volta ti porteremo chiavi e pinze per aiutarti a continuare a d esprimere tutta la tua genialitá! Michele ne approfitta per promettere a Milka che quando lui ritornerá, il prossimo 24 maggio, si impegnerá a smontare e ripulire il tubo della canna fumaria della sua casa (che é solo una nera stanza piena di fumo che es ce dalla cucina economica).

Ma dobbiamo scappare, oggi é il nostro ultimo giorno di permanenza a Knin. Passiamo da Nina, Lovro e Mirta ed andiamo da Milos (il proprietario della casa) a pagare altri tre mesi di affitto e la luce consumata. Alle 14.30 facciamo il rinfresco per salutar e tutti i ragazzi, i bambini e i genitori. C'é anche Anita con la mamma, i fratellini e le sorelline (che ogni giorno andavamo a prendere cosí come Lovro e Mirta); c'é anche Franjo e Ivana. E, come da aspettative, é bellissimo il clima di cordialitá e ami cizia che si respira. Molti bambini hanno preparato letterine dove esprimono il loro dispiacere per la nostra partenza, altri ci chiedono gli autografi (!?), altri ci danno dei messaggi da portare a chi é giá tornato in Italia. Poi gli scambi di indirizzi, le promesse di un prossimo ritorno, gli inviti a quelli piú grandi di venire a Firenze... Occorrono forse parole per esprimere tutto questo?...

E via in strada, Knin dietro le spalle che si allontana sempre di piú, i villaggi fantasma che attraversiamo, la brulla campagna che ci circonda; e poi Spalato, una brevissima visita all'orfanotrofio, il porto, la «Split 1700» che ci aspetta; e tutti i neg ozi chiusi per cui stasera non si mangia; gli abbracci a Fadila, Maja e c'é addirittura Tonka (la nostra prima interprete) che é venuta a salutarci; i saluti a Nancy, Silvia, Luca e Piero che partono verso sud; la fila esagerata per i controlli della poliz ia; e poi seduti intorno a un tavolo a sparare bischerate con la forte sensazione di essere molto di piú di un gruppo: un'unica e bella entitá...

Infine le nostre solitudini nel sacco a pelo distesi in un corridoio cullati dal mare mosso...


Vilmo Checcaglini


Viaggio verso sud (dal 12 al 15 aprile)

Domenica sera, dopo aver salutato al porto di Spalato il gruppone Pasquale che rientrava in Italia, Fadila, Piero, Silvia, Luca ed io siamo partiti per Podaca, sulla costa ad un'ora e mazza verso sud. Ci stava spettando una delle nostre vecchie famiglie di profughi che abbiamo assistito durante la guerra. Sono rimasti in pochi, adesso, e la maggior parte sta decisamente meglio ora che é rinato un po' di turismo (piú che altro dai paesi dell'est). Comunque, rimangono alcuni casi bisognosi che cerchiamo ancor a di aiutare, anche se in maniera ridotta. Portiamo soldi a quattro famiglie per permettere ai figli di continuare gli studi, cosa che altrimenti non potrebbero fare.

Abbiamo dormito in casa di Jasminka, una vedova di Mostar con due figli. Lunedí siamo andati a trovare altre famiglie che non sono riuscite ancora a tornare nelle loro case in Bosnia e la loro accoglienza é stata molto commovente. Sono eternamente grati pe r l'aiuto che abbiamo dato per due anni e mezzo durante la guerra e ci ricordano tutti con grande simpatia.

Martedí mattina, dopo una colazione che sembrava un pranzo di Natale, siamo ripartiti verso nord per fare visita ad altre vecchie conoscenze e per verificare lo stato dei 7 campi profughi lungo la costa verso Spalato. Il campo profughi di Mimice é definiti vamente chiuso: l'ultima famiglia (Dragica e i suoi quattro figli) é stata sistemata in una casa nel paese soprastante. Il campo profughi di Hotel Ruskamen, purtroppo, é ancora al completo con circa 500 profughi provenienti da Vucovar che sono lí da sette anni in una struttura sempre piú fatiscente. Loro erano molto contenti di vederci, anche perchè ormai lá non va piú nessuno. Stiamo pensando di fare una settimana di animazione l'estate prossima anche per i bambini di Ruskamen.

Anche nei campi profughi di Omis, Dugi Rat e Sumpetar vivono ancora delle persone che sembrano sempre piú tristi e rassegnate. A Krilo sono rimaste poche famiglie, solo due con bambini (la famiglia di Jasna con Ante e Davor e la famiglia di Nada con i suoi quattro figli) e molti anziani.

Dopo essere andati a trovare altre due famiglie esterne che aiutiamo con denaro (le famiglie di Faka e Najra), siamo andati al campo profughi di TTTS, l'unico ad assomigliare alla concezione comune di "campo profughi". Si trova sopra ai magazzini dello SFO R, Croce Rossa, ecc., in una zona arida e industriale fuori Spalato ed é composto da 8 - 9 grandi prefabbricati, tutti recintati, all'interno dei quali si trovano centinaia di profughi, moltissimi bambini, molti disabili, molti anziani. Ci abitano diverse famiglie che prima stavano al Cementificio (dove rimangono soltanto 2 famiglie) e che, molto contente di rivederci, ci chiedevano notizie di tutti i nostri volontari che erano stati mensilmente, per quasi quattro anni, a portare loro cibo, vestiti, ecc., c ose che hanno permesso loro di andare avanti.

L'ultima fermata é stata all'orfanotrofio che ospita ancora 140 bambini. Abbiamo parlato con un responsabile che ci ha detto che, purtroppo, quest'anno non hanno ricevuto fondi nè dal governo nè dall'UNICEF e quindi non potranno permettersi di portare i ba mbini in colonia al mare, nemmeno per un paio di settimane. Hanno sacchi a pelo, tende e possono anche portare il proprio cibo ma hanno bisogno di finanziamenti per il trasporto e la permanenza in un campeggio. Se ci arrivano sufficienti donazioni pensiamo di dare una mano anche a loro. E a questo proposito vi comunichiamo che chiunque puó fare un versamento (causale: Progetto ex-Jugoslavia) sul conto corrente postale le cui coordinate sono in ultima pagina.

Il nostro rientro in Italia é stato tranquillo, ma ció che abbiamo visto e fatto ci ha ricaricato e convinto di non mollare, come hanno fatto altri gruppi di volontari con il calo di interesse da parte dei mass-media sulla realtá della ex-Jugoslavia, perch è la popolazione ha ancora bisogno di un sostegno, anche di sola presenza e amicizia, per poter ricreare una societá soddisfacente per tutti. Intanto stiamo progettando le attivitá del nostro campo di lavoro estivo a Knin che vedrá la presenza di numerosi volontari italiani, come negli anni passati. Contiamo sull'aiuto di tutti.

L'autofinanziamento continua e segnaliamo un megaconcerto al CRC Antella venerdí 8 maggio con ben 6 gruppi rock e una cena, sempre al CRC Antella, giovedí 21 maggio. Partecipate numerosi!!

Nancy Bailey Ferroni


Una testimonianza

Nei giorni di Pasqua ero in Croazia con i ragazzi di Assieme. Lí hanno fatto un'assurda guerra, che adesso non c'é piú, ma io sono rimasta ugualmente sconvolta perchè la situazione é sempre molto brutta e le persone fanno fatica a recuperare la tranquillit á. Chi ha voluto tutto questo ha distrutto la vita di tante persone e, a chi é rimasto, ha distrutto i sentimenti dell'anima. E' molto difficile da rimettere a posto: é come un grande puzzle e la paura che gli é rimasta dentro non aiuta a ricostruire i cuo ri. Si avverte una sensazione generale di panico e credo sia dovuta al fatto che non potranno mai dimenticare tutto quello che hanno visto ed hanno vissuto durante la guerra.

Non si puó immaginare tutto questo se non si vede con i nostri occhi.

Le persone hanno molta nostalgia del passato ed io ho sentito che dentro di loro c'é la rabbia per come li hanno costretti a vivere; loro cercano di andare avanti con le poche cose che hanno ma avrebbero bisogno di ritrovare l'energia dentro.

Ho visto con i miei occhi le difficoltá che hanno ad affrontare la realtá di tutti i giorni, com'é difficile per loro riuscire a sedersi a tavola e mangiare e come si arrangiano a far sí che nelle teste dei bambini non rimangano troppi ricordi brutti e che crescano sani!!

Prima di ripartire per l'Italia, Monica, Fabio, Carmen e Vilmo mi hanno portato a casa di una famiglia. Abbiamo consegnato della roba che avevamo portato dall'Italia. Sono uscita, da quella casa, vuota dentro e non riuscivo a capire e a pensare niente. Sen tivo solo il mio cuore battere forte ed una sensazione nuova dentro di me. Ho abbracciato la signora che ci aveva accompagnato fuori e gli ho detto: «CONTINUA A VIVERE!!».

Tutto questo che puó sembrare un sogno é la cruda realtá. Gli uomini di quella terra sono stati schiacciati come tante formiche e con loro se ne sono andati gli affetti, il lavoro, la casa ed i ricordi di una vita, bella o brutta, ma la loro vita.

Ringrazio tutti e non dimenticheró mai questi giorni. Un particolare ringraziamento ad Assieme che mi ha dato la possibilitá di poter effettuare questo viaggio.

Sara Mannozzi


Ringraziamo per questo viaggio

  • Il Comune di Bagno a Ripoli che mette a disposizione tutti i mezzi per facilitare la raccolta di materiale e l'organizzazione dei viaggi (pubblicizzazione, fax, telefono, posta, fotocopie, ecc.).
  • Tutti i gruppi e le famiglie che aderiscono al "Progetto Knin" e contribuiscono con denaro in modo continuativo.
  • L'azienda 10 (ex USL 10H), il Professor Micheli e tutto il personale dell'ambulatorio di Igiene Mentale di Meoste per l'uso del loro magazzino.
  • Don Andrea Faberi e i ragazzi della Comunitá di S. Maria a Quarto per il sostegno continuo prima, durante e dopo ogni viaggio, e per una parte del materiale didattico e giocattoli che sono stati distribuiti.
  • La Ferrero S.p.A. di Alba, nella persona del Signor Paolo Crescioli e della Signora Federica Mercanti dell'Ufficio Assistenza Sociale, che ci ha regalato ben 30 chili di Nutella da distribuire nelle scuole.
  • Il maglificio Steda di Prato per i 15 scatoloni di golf nuovi di tutte le misure che sono stati distribuiti a numerosi anziani all'ospedale e a Biskupija, ai bambini dell'asilo e a decine di famiglie di Knin.
  • Piero Grandi e il gruppo di Pescia per aver acquistato materiale didattico per diverse centinaia di migliaia di lire.
  • La famiglia Betti che ci ha procurato i medicinali per i profughi.
  • Fadila Zoranic e Maja Tudor per l'indispensabile presenza e aiuto in loco.
  • Tutte le ragazze e i ragazzi di Knin che sono stati con noi durante la nostra permanenza.
  • Nikola di Suncokret e Biserka della Croce Rossa di Knin per la indispensabile collaborazione.
  • Tutti gli amici, vecchi e nuovi, che aiutano ad organizzare il materiale e sostengono le iniziative in vari modi. In particolare: Bruna Crini e tutto il gruppo che fa a lei capo, la Comunitá dell'Immacolata a Montughi di Firenze, il C.R.C. Antella, la Sc uola Nibbi di Grassina, la Casa del Popolo di Calenzano.
  • Tutte le persone che contribuiscono ad aiutare la famiglia di Nina con denaro in modo continuativo.
  • La Ditta B.R. di Calenzano nelle persone di Anna Fani e Maurizio Rovoloni per averci regalato il materiale idraulico per sistemare il bagno di Nina.
  • Ad Ada di Calenzano che ci traduce continuamente le lettere dei profughi alle famiglie italiane.

  • Per il materiale didattico raccolto da «Associazionismo e Volontariato» di San Casciano Val di Pesa presso il circolo ARCI di San Casciano e trasportato e distribuito a Knin (5,5 quintali), si ringraziano per la raccolta, le donazioni e le offerte devolute :

  • la FILA S.p.A. di Firenze;
  • l'UNICOOP Firenze;
  • la sezione del P.D.S. di San Casciano Val di Pesa;
  • la sezione del P.R.C. di San Casciano Val di Pesa;
  • la parrocchia di San Casciano Val di Pesa ed in particolar modo Don Luciano Marchetti;
  • la Ditta Tecno Sistemi di Prato;
  • i dipendenti della Ditta Tecno Sistemi di Prato;
  • l'AUSER presso la C.G.I.L. di San Casciano Val di Pesa;
  • il Circolo A.R.C.I di San Casciano Val di Pesa;
  • il Comune di San Casciano Val di Pesa.


    LE PROSSIME RIUNIONI SI TERRANNO

    MARTEDI' 19 MAGGIO E MARTEDI' 9 GIUGNO 1998 ALLE ORE 21,30

    PRESSO LA PARROCCHIA DI S. MARIA A QUARTO BAGNO A RIPOLI


    Finchè non troveremo un modo fattibile per superare la dogana in Croazia, raccoglieremo esclusivamente denaro per finanziare questi progetti, "l'adozione" della famiglia di Nina e per sponsorizzare lo studio di diversi ragazzi profughi che altrimenti non p otrebbero andare a scuola.


    I VERSAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE

    SUL CONTO CORRENTE POSTALE N° 30040505 INTESTATO A

    ASSIEME - ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO DI UTILITA' SOCIALE

    VIA G. PUCCINI, 79 - 50041 CALENZANO (FI)


    PER INFORMAZIONI CONTATTARE

    ASSOCIAZIONE ASSIEME TEL. 055/8826655

    NANCY BAILEY FERRONI TEL. 055/676036

    NICOLA CORSI TEL. 055/631859

    OPPURE VENITE ALLE RIUNIONI!




    I NOSTRI CALENDARI SONO ANCORA DISPONIBILI


    Acquista o regala il calendario 1998 con le foto realizzate durante i nostri viaggi di questi anni. Lo abbiamo fatto stampare ad una tipografia gestita da un gruppo di giovani rifugiati a Nis, in Serbia. Se non ne siete ancora in possesso telefonate a Barb ara Mercuri (tel. 055/474080) o all'Associazione Assieme (tel. 055/8826655). Il costo é di £. 10.000 ed il ricavato serve per autofinanziarci.




    Le prossime iniziative di autofinanziamento


    VENERDI' 8 MAGGIO 1998 - CRC ANTELLA

    MEGA-CONCERTO ROCK


    GIOVEDI' 21 MAGGIO 1998 - CRC ANTELLA

    CENA


    PARTECIPATE NUMEROSI!!!