Campi elettromagnetici e salute
Articoli divulgativi
Sull'argomento sono disponibili siti, o pagine, di buona qualita' che
riportano in modo comprensibile quello che si sa sull'argomento.
Alcuni di questi sono decisamente pessimi,
con informazioni fortemente fuorvianti, li ho raccolti a parte.
Ho raccolto anche alcune prese di posizione di
associaizoni professionali, enti o gruppi autorevoli.
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Pagina
divulgativa sul campi ELF a cura dell'IFAC-CNR (ex IROE)
dove si sta conducendo ricerche sul tema. Ottimo materiale in italiano
su misura fatte, e considerazioni generali sul problema. In particolare,
il testo di una conferenza
divulgativa, molto chiara.
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Domande
frequentemente poste sui campi elettromagnetici, con risposte molto
dettagliate, documentate ed accurate di Daniele Andreuccetti, fisico dell'IROE-CNR.
Fa parte di una serie di pagine di "domande all'esperto" di vialattea.net.
E' possibile inviare nuove domande ed ottenere risposte su questioni specifiche.
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L' Organizzazione
Mondiale per la Sanita'. ha una serie di pagine divulgative in italiano
molto chiare. In particolare:
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Campi
Elettromagnetici a radiofrequenza e salute pubblica
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Telefoni
cellulari, stazioni base e telefoni mobili
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Campi
a frequenza estremamente bassa (elettrodotti).
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Sempre dell'OMS, in italiano, una interessante pagina
sul principio
di precauzione. "Le precedenti considerazioni suggeriscono che una
politica cautelativa per i campi elettromagnetici. dovrebbe essere adottata
solo con grande attenzione e consapevolezza. I requisiti per tale politica,
come essa è precisata dalla Commissione Europea, non sembrano soddisfatti
né nel caso dei campi elettromagnetici a frequenza industriale,
né in quello dei campi a radiofrequenza; tuttavia, possono essere
giustificate altre politiche correlate, come la "prudent avoidance". Un
requisito di principio è che tali politiche siano adottate solo
a condizione che valutazioni di rischio e limiti di esposizione fondati
su basi scientifiche non siano minati dall'adozione di approcci cautelativi
arbitrari. Ciò si verificherebbe, ad esempio, se i valori limite
venissero abbassati fino a livelli tali da non avere alcuna relazione con
i rischi accertati, o se fossero modificati in modo improprio ed arbitrario
per tener conto delle incertezze scientifiche." Ogni riferimento alle leggi
italiane non e' ne' voluto ne' casuale, ma inevitabile.
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Sull'argomento, interessante il documento della
Commissione della Comunita' Europea sul ricorso al principio di precauzione.
Specifica i criteri con cui questo e' applicabile. In particolare, ci si
preoccupa di "evitare ogni ingiustificato ricorso al Principio di Precauzione
come forma dissimulata di protezionismo".
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Posizione ufficiale (in inglese) riguardo alla recente classificazione die
campi a bassa frequenza come possibili cancerogeni.
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Chiarificazioni sulle misure precauzionali. Il WHO ha intenzione di
tradurre in raccomandazioni concrete le considerazioni generali della
precedente posizione. Parlare di "approccio precauzionale" in modo
slegato da misure concrete non ha molto senso ed andrebbe evitato.
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Molto scalpore ha fatto un recente congresso
in Lussemburgo sull'applicaizone del principio di precauzione. Per
ora e' disponibile solamente un
sommario della discussione, da cui si puo' vedere, ad esempio, come
i limiti italiani siano considerati un esempio di applicazione molto
stretta di questo principio.
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Pagina
su elettrosmog e salute curata da un ricercatore dell'Universita' di
Roma-Tor Vergata. Essenziale, ma molto chiara ed esauriente. Contiene link
a studi e documenti di approfondimento. Interessante uno studio sui campi
magnetici nei treni.
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Serie di schede raggruppate come domande
e risposte a cura del governo federale USA.
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Scheda sulle emissioni
a radiofrequenza da parte di cellulari e stazioni radio base del Federal
Communications Committee USA. Il sito contiene molto materiale sull'argomento.
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Domande e
risposte a cura del National Institute of Health USA. Riferimenti ai
progetti federali di studio sull'argomento.
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QuackWatch:
e' un'organizzazione che si batte per smascherare pratiche discutibili
e non provate nel campo della salute. Sul tema "Power lines and Cancer"
ha un articolo divulgativo ma ben documentato. Estremamente scettico sui
potenziali rischi.
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Scheda sugli
effetti degli impianti di telefonia mobile, e su quelli delle
linee elettriche.
In inglese, a cura del'Institute of Electrical and Electronics Engineers
(IEEE) Committee on Man and Radiation (COMAR).
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Effetti sanitari
dei campi elettromagnetici, a cura dell'ARPA
Emilia Romagna. Sul loro sito, molto materiale di ottima qualita'
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Rassegna
degli effetti delle onde radio in esperimenti di laboratorio, apparsa
sul giornale New Scientist.
Un lungo elenco di minimi effetti, che appaiono e scompaiono nelle molte
ricerche fatte sull'argomento. Utile anche perche' si sforza di far capire
come prendere in considerazione studi isolati che nessuno riesce a replicare.
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Elettrodotto
del Chianti: timori ed evidenze. Articolo apparso ull'edizione italiana
di Evidence Based Medicine.
L'erticolo e' del 1998, da allora e' stato pubblicato un ulteriore studio
sulle leucemie infantili che rafforza ulteriormente le conclusioni riportate.
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Pubblicazioni
su ELF/EMF a cura di David Hafemeister. Interessante rasegna (in inglese)
dei possibili meccanismi proposti per gli effetti nocivi dei campi ELF.
Interessante anche la critica da un punto di vista ecologico del principio
di "prudent avoidance" applicato a questo problema.
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Campi elettromagnetici.
Innocui o pericolosi?, di Margherita Fronte. Libro divulgativo pubblicato
dalla casa editrice Avverbi.
Orami giunto alla terza edizione, molto equilibrato, prudente e documentato.
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Inquinamento
da campi elettromagnetici ad alta frequenza. Pagina divulgativa piuttosto
dettagliata, a cura di Paolo Bevitori, ricercatore
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Informazioni
sull'inquinamento elettromagnetico a cura di Giramondo,
giornale informatico. Molto materiale
di buona qualita', anche se apertamente schierato per la pericolosita'
dei campi.
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Scheda molto curata su
allarme ripetitori. Informazioni dettagliate su quel che si sa, su
come si valutano gli studi scioentifici, sui livelli di potenza a cui si
vedono vari effetti.
A cura del CICAP Piemonte
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Pagina su rischio
elettromagnetico a cura del Centro Habitat Salute ed Architettura,
ospitata da Reteambiente Parte
dall'assunzione che i rischi siano accertati, e da' consigli e consulenza
su come monitorare l'esposizione. Ospita: Un
conflitto aperto, articolo sul problema.
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Reteambiente ospita una pagina
introduttiva, che contiene pero' molte inesattezze (es. l'OMS non
ha mai classificato i rischi EM come 4^ priorita' per l'anno 2000).
Contiene molte informazioni di tipo giuridico/politico (risoluzioni della
CE, normativa attuale), spero piu' accurate.
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Pagine a cura dei Comunisti
Italiani di S. Casciano Val di Pesa. Scritta da una persona con evidenti
competenze scientifiche, e' una interessante voce fuori dal coro, che mette
in guardia su alcuni comuni errori nell'applicare i principi di cautela.
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Domande
e risposte a cura di GSMworld, una associazione di appassionati a tematiche
connesse con i cellulari. Suil loro sito e' presente molto
materiale divulgativo, in genere buono. Interessante ad es. la notizia
per cui le onde die cellulari inquinerebbero
l'acqua , ottimo esempio di pessimo giornalismo. Da prendere con cautela
le FAQ curate dai gestori di telefonia, evidentemente di parte.
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La
Legambiente Emilia Romagna ha compilato una pagina sui rischi, corredata
di considerazioni
e consigli. Estremamente schematica, ma contiene riferimenti a tabelle,
campi emessi da elettrodomestici, ecc. La pagina introduttiva invece contiene
molte inesattezze: Il "recente documento NCRP" citato e' un noto falso.
La normativa attuale considera anche gli effetti cronici
accertati o
probabili. La normativa italiana non e' incongruente: i limiti di distanza
sono molto piu' cautelativi di quelli di campo, e rappresentano un ulteriore
elemento di sicurezza.
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Legambiente
ha
un sito ben documentato, anche se molto cautelativo.
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Il giornale New Scientist ospita un articolo sui telefonini
e cancro nel numero del 10/5/97. Si tratta di una rassegna del famoso
lavoro di Repacholi apparso su Radiation
Research (vol 147, p.631) su topi transgenici esposti a campi pulsati
a microonde. Per un commento piu' accurato, vedi la Cellular
phone and Human Health FAQ.
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Scheda sui rischi dei
campi. Piena di inesattezze (la solita bufala della presa di posizione
dell'OMS, o di altri organismi internazionali su posizioni molto differenti.
Ma contiene anche informazioni utili.
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Biolectromagnetic Research Italia
tiene una serie di pagine molto schierate. In genere la documentazione
e' di discreta qualita', ad es. hanno una raccolta di articoli interessanti.
Purtroppo i link puntano a siti di qualita' molto bassa, di tipo scandalistico.
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Elettrosmog,
pericolo invisibile, dal sito Ondakiller,
dei Verdi toscani. Estremamente schierato, ma contiene molta documentazione
di buona qualita' anche se rigorosamente pro-pericolosita'. Ottima la sezione
riguardo alle tecniche di misura, e la disponibiita' di articoli in forma
elettronica.
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Perche' i radioamatori
non concorrono all'inquinamento. A cura di un radioamatore.
Esempi di cattiva divulgazione
In questa sezioone ho messo alcuni esempi di pagine che non forniscono
nessuna informazione utile, o corretta, in quanto le tesi presentate sono
confuse, non documentate, mescolate a teorie di pura fantasia come la geobiologia,
Non ho selezionato le pagine in base al mio essere in disaccordo con
le tesi esposte. Sono in disaccordo con il contenuto di diversi
siti della sezione precedente, che pero' sono curati, documentati
e utili a conoscere tutte le posizioni sull'argomento, per formarsi un
quadro completo. Purtroppo questo non succede per i siti che seguono.
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Pagina divulgativa
a cura dell'associazione Sumeria. Un sacco di informazioni, ma tutte
scollegate dal contesto, senza riferimenti bibliografici, e mescolando
fonti attendibili e altre molto meno (praticamente tutto quanto dopo la
parte introduttiva). Un buon esempio di come NON si fa.
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Pagina
dui campi elettromagnetici del sito Disinformazione.
Mai
nome di un sito e' stato piu' azzeccato, ci trovate tutto, dagli UFO alle
cure alternative contro il cancro. E naturalmente molte informazioni sui
campi, tra cui un documento sui rischi della cottura a microonde in cui
non sono riuscito a trovare una sola affermazione corretta.
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Casarmonia, ditta che
effettuarisanamenti di edifici sia dall'elettrosmog che dagli inesistenti
nodi di Hartmann. Quindi mescolando a piene mani affermazioni con almeno
qualche base scientifica e voli di fantasia. Purtroppo se un non conosce
gia' l'argomento, e' difficilissimo distinguere.
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Elettrosmog, un pianeta di
elettroradiazioni. Sito curato da un ragioniere di buona volonta' e
capacita' grafiche. Peccato non si documenti altrettanto bene.
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Rischi
sanitari indotti dai campi elettormagnetici. Questa pagina e' invece
curata da un ricercatore dell'istituto Mario Negri, da cui ci si aspetterebbe
una competenza maggiore. Il sito non dice praticamente niente, non presenta
fonti per le (poche) affermazioni fatte, spesso false (come quando
in pratica afferme che non si fanno studi sugli effetti a lungo termine).
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Campagna di Comunicazione Antagonista contro l'elettrosmog. In
questo volantino i rischi sono dati per assodati, citando note bufale
(come la presunta posizione dell'EPA del 1990), e l'ubiquo lavoro di
Cherry.
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La
critica di Neil Cherry alle normative ICNIRP merita una trattazione
a se'. Prometto una disamina piu' puntuale, ma non posso non notare come
mescoli allegramente effetti diversissimi, come campi a 10 Hz e a 10
GHz, citi fonti quantomeno discutibili, come le ricerche di geobiologia,
sostenga che qualsiasi studio, anche non significativo o contradditorio,
va preso come probante, ed abbia un concetto molto personale di
"probante". Non stupisce che non abbia nessun lavoro publicato su
riviste serie. Il testo lo trovate nel sito Ondalikker, in fomrato PDF (parte 1 e parte 2).
HO avuto l'onore di ascoltarlo in una sua conferenza, e devo dire che se
tutto quello che si puo' dire sulla pericolosita' dei campi e' quello
che sostiene lui, si potrebbe stare tranquilli.
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Un altro
punto di vista sull'elettrosmog. Pubblicato dall'(ottima) rivista
elettronica Hyperion. Si
tratta delle strampalate teorie di un medico tedesco, Walter Kunnen,
che mescola in
liberta' affermazioni solo apparentemente scientifiche, mai dimostrate,
e in aperta contraddizione tra di loro e con ogni conoscenza scientifica
seria.
La rivista ha pubblicato una mia replica.
Prese di posizione
Alcuni autorevoli gruppi di studiosi o categorie professionali hanno preso
posizione sull'argomento. In questi link ho raccolto le prese di posizione
che sono in qualche modo documentate, e che possono essere comprensibili
per un pubblico generico.
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American Physics Society
sui rischi connessi agli elettrodotti. "The scientific literature and the
reports of reviews by other panels show no consistent, significant link
between cancer and power line field"
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di Precauzione come forma dissimulata di protezionismo".
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l'ICEmB (Centro Interuniversitario
per lo Studio delle Interazioni tra Campi Elettromagnetici e Biosistemi),
ente che coordina il lavoro diei ricercatori su queste tematiche, ha pubblicato
una lettera aperta, sottoscritta dalla maggior parte dei ricercatori italiani
del campo.
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La posizione
dell'IFAC (ex IROE) sul problema della
pericolosità dei campi elettromagnetici, in un documento
consegnato al Presidente della 3a Commissione permanente del
Senato nel corso
dell'Audizione del 5 aprile 2000 sul Disegno di Legge n.4273
"Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
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Commento alla
normativa italiana, in particolare ai lmiti proposti per i decreti
attualtivi, da parte di alcuni dei maggiori ricercatori italinai sul
tema. Molto documentato, anche se piuttosto tecnico.
- Intervento di Iole Pinto, fisica
dell'Arpat Toscana. Che si chiede se l'esagerazione dei rischi
sull'elettrosmog sia funzionale al far dimenticare rischi piu'
reali.
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Risoluzione
di Salsburgo. Presa nel corso di una conferenza
tenuta a Salsburgo nel luglio 2001 in cui si sono riuniti i principali
ricercatori che sostengono una pericolosita' dei campi. [come specificato
negli atti, le posizioni NON riflettono quella degli enti di appartenenza
dei relatori]. Raccomandano di abbassare immediatamente limiti per le emisisoni
a radiofrequenza di 0,1 W/mq (6V/m), e di puntare ad obiettivi 100 volte
inferiori (1 mW/mq pari a 0,6 V/m).
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Posizione ufficiale del National Institute of Health USA riguardo al
loro studio, che ha classificato i campi a bassa frequenza come
"possibili cancerogeni". La conclusione e' che il NIEHS ritiene che "la
probabilita' che l'esposizione ai campi elettromagnetici [a bassa
frequenza] sia davvero un rischio per la salute e' al momento bassa. Le
deboli associazioni epidemiologica e la mancanza di ogni supporto in
laboratorio a queste associazioni fornisce solo un supporto scientifico
marginale alla tesi che l'esposizione a questo agente causi un
qualsiasi danno".
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Scienziati contro
l'elettrosmog. Alcuni scienziati hanno firmato un appello "di
minoranza". [Non c'entra con l'appello, ma noto che e' ospitato
in una pagina che critica in modo durissimo gli
scienziati ottusi che in nome di una malintesa razionalita' negano
fattii incontroveritbili. Fortuna che almeno me mi salva ("qualcuno
riesce ad essere un pò meno irritante di altri")].